La ripartenza del turismo in Europa: il nuovo monitor ETC e la fiducia dei cittadini europei

La ripartenza del turismo in Europa: il nuovo monitor ETC e la fiducia dei cittadini europei

17 Maggio 2021

Dopo un anno difficile i cittadini europei sono finalmente pronti a ripartire. A dirlo è la sesta edizione, datata aprile 2021, del monitor della European Travel Commission, che ha preso in esame le intenzioni di viaggio (nazionale e continentale) degli europei.

Fiducia e voglia di ripartire

Il primo dato di rilievo  riguarda la possibilità di compiere un viaggio entro la fine di agosto: il 56% dei rispondenti – mai si erano raggiunte simili percentuali nelle edizioni precedenti, che avevano toccato il fondo con il 49% – ha tutta l’intenzione di farlo, mentre un buon 22% addirittura si muoverà, per quanto possibile, già tra maggio e giugno. Gli indecisi, ma propensi per il sì, sono il 36%: questo importante settore del campione sta valutando un viaggio entro la fine dell’estate, ma non ha ancora programmi. 

Il motivo principale per lo spostamento estivo restano le vacanze: il 66% di chi viaggerà quest’estate ha dichiarato che lo farà per piacere. Solo il 19% di loro invece si sposterà per far visita a parenti e amici. Il 52% sceglierà l’aereo, mentre il 36%, dimostrandosi più cauto, si muoverà in automobile.

Confrontando i dati con le scorse edizioni, emerge come la fiducia del campione sia in netta crescita: questo si spiega anche con una crescente fiducia nel successo della campagna vaccinale europea. Il 48% del campione europeo si è infatti detto fortemente convinto che il proseguimento (e la conseguente riuscita) della campagna vaccinale avrà ripercussioni positive sul settore dei viaggi e sulla riapertura di confini e strutture.

Il caso italiano

Nel monitor di ETC l’Italia si dimostra sopra la media europea in più occasioni, mostrando grande fiducia nella ripresa del turismo (almeno interno al continente europeo) già da questa estate. Il 63.7% degli italiani si muoverà entro la fine di agosto (contro il 55% europeo), mentre il 59% si aspetta effetti positivi sul turismo (contro il 49% europeo). 

L’Italia è anche, insieme alla Spagna, uno degli Stati in cima agli indici di gradimento di chi si sposterà in estate: il 9% del campione l’ha indicata come prima preferenza (Spagna il 10%).

La reazione del settore

Ci sono alcuni accorgimenti che, secondo i rispondenti, i professionisti del turismo possono attuare per assecondare questa fiducia nel settore e rendere più godibile la ripresa dei viaggi. Gli enti del turismo dovranno comunicare tempestivamente e con precisione le attrazioni aperte e fruibili al pubblico, i protocolli per la sanificazione e la frequentazione degli spazi al chiuso, proporre itinerari alternativi e meno battuti e insistere su forme di turismo più responsabile. Per quanto riguarda gli agenti e i tour operator, restano chiaramente centrali le politiche flessibili per la cancellazione del viaggio: una necessità nata dall’emergenza e alla quale ora in molti, scottati dal 2020, non vogliono rinunciare. Il 10.3% le considera ancora uno dei fattori chiave quando sceglie la propria destinazione o la formula della propria vacanza.