Lisbona, capitale dei buongustai

Lisbona, capitale dei buongustai

Press 25 Maggio 2017

Mini tips per gustare delle “chicche” gastronomiche poco note della cucina lusitana

Quando si pensa a Lisbona vengono subito in mente tre costanti: il sole, i magnifici panorami e… la qualità del cibo! Ottima meta per chi si avventura armato di macchina fotografica e partner a braccetto per scoprire i segreti che nasconde ogni antico rione e perfetta per passeggiare su e giù per i 7 colli su cui poggia la città dopo un bel pranzo sostanzioso che solo in Portogallo ci si può concedere di fare.

I portoghesi iniziano il pranzo e la cena con una serie di piccoli antipasti, come formaggi, gamberetti e verdure, accompagnati da buonissimo pane fresco, o dal più famoso bolo do caco, pane servito con del burro e condito con aglio e prezzemolo. Uno dei piatti più gustosi che introducono alle portate principali è quello delle vongole à bulhão pato (dal nome del poeta del 19° secolo Raimundo António de Bulhão Pato); una ricetta semplice che porta tutto il sapore fresco dei frutti di mare. Servito con crostini di pane caldo, il sapore delle vongole si sposa benissimo con il limone, il vino bianco e il prezzemolo e lo rende l’inizio perfetto per il pasto.

Un altro piatto tipico della tradizione gastronomica portoghese, che potrete gustare in molti dei ristoranti di Lisbona e che vi permetterà di assaggiare il re della cucina lisboeta in una variante sfiziosa e piena di gusto è rappresentato dai Pasteis de bacalhau: bocconcini di baccalà impanato e fritto, crocchette dal cuore tenero e dal sapore delicato, ma dalla impanatura dorata e saporita, che mette subito l’acquolina.

Il baccalà a Lisbona viene cucinato in numerosissime varianti e tradizione vuole ci sia una ricetta diversa a base di baccalà per ogni giorno dell’anno. Saporita la variante del Bacalhau á gomes da sá, un filetto di baccalà cotto in casseruola con cipolle, patate e uova, oppure una ricetta più tradizionale: il Bachalau á Brás, con patatine fritte tenuti insieme da uova, prezzemolo e cipolla.

Altro emblema della cucina lusitana sono le sardine, soprattutto se cucinate alla griglia e degustate sul pane mentre ci si perde nel loro aroma gironzolando tra un vicolo e l’altro. Le più famose sono quelle che vengono dalla cittadina di Setúbal, ma Lisbona ne è invasa soprattutto nel mese di giugno, durante le celebrazioni dei Santos Populares, con gran clou nelle giornate del 12 e del 13. Le sardine vengono arrostite sulla brace e servite con verdure, oppure disposte semplicemente su fette di pane bianco e mangiate con le mani.

Altra ricetta tipica da provare è l’Arroz de Marisco, un piatto a metà strada fra il cremoso risotto italiano e la più asciutta paella spagnola. Viene preparato con molluschi, crostacei e verdure, prima di essere servito fumante, con una spolverata di prezzemolo tritato. Altra variante portoghese è il riso al pomodoro con sardine. Tradizionale e più ricercato il Polvo à Lagareiro, polipo stufato in pentola e grigliato, così tenero che si può tagliarlo con la forchetta. Viene servito con una salsa a base di olio, prezzemolo e aglio e comunemente accompagnato da patate novelle cotte al forno.

Giocando di contrasto al “pescado” per chi vuole fare un tuffo nelle tradizioni culinarie portoghesi il formaggio di Azeitão è una specialità DOP. Formaggio di latte di pecora portoghese, gustato sul pane o cracker è un ottimo aperitivo da accompagnare con del vino rosso. Ma il viaggio alla scoperta del gusto è solo all’inizio: la città Setúbal, sempre nella zona di Lisbona, offre un altro piatto di portata che vale la pena sperimentare … le seppie fritte! Servite con patatine fritte e insalata, avvolte da una fine pastella, si degustano con del succo di limone e non sono tipiche al 100% se non sono accompagnate dalla meravigliosa vista che si gode sul porto della cittadina rigorosamente all’ombra delle montagne di Arrábida.

A i palati più golosi dedichiamo dei sapori unici che provengono da antiche ricette medievali: il pastel de nata e i dolci conventuali. Il pastel de nata è tanto emblematico quanto buono, e si deve gustare rigorosamente alla portoghese: caldo, con un pizzico di cannella e una spolverata di zucchero a velo, senza eccezione alcuna. Immaginatevi in un bar al sole, mentre state ordinando una bica (il tipico espresso di Lisbona) e di fronte a voi questo magnifico e delizioso cestino di pasta sfoglia ancora fumante a base di uova. Impossibile non innamorarsene all’istante.

I dolci conventuali, anch’essi a base di uova, sono particolari per i loro gusti tutti diversi e ancor di più dalla loro storia: dovete sapere che nel XV secolo nei conventi femminili portoghesi, per passare le giornate e vincere la noia, s’inventavano e si producevano una svariata quantità di dolci, ciascuno di essi con una consistenza propria e dal gusto unico. A Lisbona ne esistono di svariati, tra cui: i Fradinhos di Mafra, i Pasteis de Belém, le Nozes di Cascais, la Marmelada Branca e il Toucinho do Céu di Odivelas, solo per citarne alcuni.

Da accompagnare ad ogni piatto non ci si può dimenticare dei vini della regione, che dispone di etichette di alta qualità e possiede diverse zone DOC dalle caratteristiche più disparate, abbinabili perfettamente ai diversi sapori e alle delizie che riserva la capitale portoghese. Per accompagnare un pasto gustoso durante il vostro soggiorno a Lisbona è d’obbligo provare un buon bicchiere di Bucelas, un vino della zona giovane e fruttato, non forte e molto piacevole.

E a fine pasto non vi lasceranno mai alzare se ammetterete di non aver ancora provato il liquore di amarene, il Ginjinha, tipicissimo e immancabile soprattutto nelle taverne, da provare freddo o a temperatura ambiente, con o senza ciliegia, e per i più golosi si può richiedere in un bicchiere di cioccolato. Provare per credere!

Per maggiori informazioni visitate il sito Turismo de Lisboa: www.visitlisboa.com