L’OMAN GUARDA AL 2040 CON NUOVI PROGETTI E INVESTIMENTI

L’OMAN GUARDA AL 2040 CON NUOVI PROGETTI E INVESTIMENTI

Press 26 Maggio 2016

L’Ufficio del Turismo ha presentato le novità all’incontro annuale con l’industria turistica a Milano Il Sultanato punta sul turismo quale settore strategico di sviluppo per le generazioni future

In occasione della sesta edizione del workshop annuale del Sultanatodell’Oman che si è tenuto ieri nella storica cornice di Palazzo Appiani a Milano, il Ministero del Turismo ha svelato i progetti di sviluppo del Paese, che sotto la guida del Sultano Qaboos guarda al turismo quale pilastro per la crescita economica del Paese con l’ambizioso obiettivo di più che raddoppiare il numero di arrivi internazionali entro il 2040.

Secondo il documento programmatico Vision Oman 2040, i nuovi investimenti concorreranno a posizionare l’Oman tra le principali destinazioni leisure e business al mondo e ad attrarre5 milioni di turisti internazionali entro il 2040.Complessivamente, nel 2015 l’Oman ha ospitato circa 2 milioni di turisti provenienti da tutto il mondo. In questo contesto il bacino italiano è sempre più importante e attualmente ricopre il quarto mercato in Europa e il sesto a livello internazionale dopo GCC, India, Francia, UK e Germania.

L’Oman si sta rapidamente affermando in Italia ed è in continua ascesa dal 2010 con un tasso medio annuale di crescita del 30% – spiega Massimo Tocchetti, Presidente AIGO e Rappresentante in Italia dell’Ufficio del Turismo del Sultanato dell’Oman A fine 2015 il Sultanato ha raggiunto quota 33.915 arrivi dall’Italia, con un incremento del +6,5% rispetto ai 31.858 del 2014”. Continua Tocchetti: “Grazie anche al supporto dei nostri partner omaniti, delle compagnie aeree e degli operatori italiani ci aspettiamo che il trend rimanga positivo anche per i prossimi anni.”

La strategia di crescita per il settore si basa su un innovativo approccio a “cluster” al fine di creare esperienze turistiche uniche in diverse aree dell’Oman e valorizzare al meglio la sua cultura e il patrimonio locale. I cluster, oltre alla capitale Mascate sono: la costa del Musandam; il massiccio dell’Hajar; la via dell’incenso a Salalah. Il Sultanato mira a sviluppare un modello di turismo sostenibile rivolto a viaggiatori evoluti e a creare oltre 500.000 nuovi posti di lavoro di cui il 75% di omaniti.

La capacità ricettiva della destinazione avrà un notevole impulso da qui al 2017 con l’introduzione di 2.000 nuove camere d’albergo. Alcune tra le più importanti catene alberghiere internazionali prevedono di entrare per la prima volta nel Sultanato tra cui il gruppo Anantara che aprirà due proprietà – Al Baleed resort Salalah by Anantara, nei pressi di Salalah e dei suoi siti UNESCO legati all’incenso a luglio 2016 e ad agosto Anantara Al Jabal Akhdar resort a 2.000 metri sul massiccio dell’Hajar. Seguiranno altre aperture a Mascate tra cui gli alberghi firmati Kempinski e Fairmont ad Al Mouj; il primo Jumeirah del Paese in costruzione all’interno del progetto Saraya Bandar Jissah e infine, nel quartiere degli affari la riapertura del rinnovato Sheraton.

Per quanto riguarda le novità infrastrutturali sono in cantiere il Mina Sultan Qaboos Waterfront, il progetto di sviluppo portuale nella capitale curato dal gruppo Omran; l’Oman Convention and Exhibition Centre, un’area unica, interamente dedicata a convegni e fiere che si svilupperà su 22.000 m2, un auditorium di 3.200 posti e 2 hall in grado di accogliere fino a 10.000 persone e tre hotel per un totale di 1.000 camere; e l’ampliamento dell’aeroporto internazionale con una capacità prevista di 12 milioni di passeggeri e la possibilità di ospitarne fino a 48 milioni in futuro.

L’Oman è un indirizzo di bellezza, merito del suo ambiente naturale, variegato e unico; la cultura tradizionale e autentica; le esperienze diverse e sorprendenti; l’accoglienza genuina e sincera della sua gente. E’ una meta scelta in particolare da chi ama il mare, dagli amanti dei tour culturali (che viaggiano in gruppo o su base individuale) e da un target emergente costituito dai cosiddetti “experience seekers”. Viaggiatori evoluti in cerca di nuove esperienze di viaggio in paesaggi naturali fuori dall’ordinario e immersi in un contesto culturale ben caratterizzato.

A conferma dell’alto gradimento internazionale, l’Oman è stato inserito nelle più autorevoli classifiche nel 2015, tra cui: Condé Nast Traveller; Rough Guides 2015; Skyft; The Telegraph – UK; The New York Times; Travel + Leisure e World of Wanderlust, solo per citarne alcuni e alla più recente nomination tra le destinazioni finaliste dell’Italia Travel Awards.

Alla sesta edizione del workshop annuale del Sultanato dell’Oman hanno preso parte molti protagonisti dell’industria turistica: 24 le aziende partecipanti tra cui 4 compagnie aeree – Emirates, Etihad Airways, Oman Air, Turkish Airlines; 12 Destination Management Company – Arabia Expert, Arabica Orient Tours, Arabian Experience, Bahwan Tourism LLC, Desert Camels Adventure Tours, Desert Gate, Elite Travel & Tourism, Magic Arabia, QTT Anwar International, Sand Palm Oman Tours, Smart Travel & Tourism, Tour Oman; 8 realtà alberghiere: Al Bustan Palace – a Ritz-Carlton hotel, Alila Jabal Akhdar, Anantara (Anantara Al Jabal Al Akhdar Resort – Al Baleed Resort Salalah By Anantara), Holiday Inn Muscat, Muscat Hills Resort, Shangri-La’s Barr Al Jissah Resort & Spa, Six Senses Zighy Bay e The Chedi Muscat.

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