GLI ITALIANI IN VACANZA: FAME DI SAPERE

GLI ITALIANI IN VACANZA: FAME DI SAPERE

Press 22 Settembre 2015

Una ricerca interna alle strutture di Ragosta Hotels Collection, ideata con il supporto del Life Coach Mario Furlan, ha svelato gli nteressi degli italiani in vacanza

Gli italiani, in vacanza, scelgono le attività culturali: è questo il responso del test online che nelle strutture Ragosta Hotels Collection, brand dell’ospitalità di lusso made in Italy, è stato proposto ai circa 13.443 ospiti nel bimestre luglio-agosto: un sondaggio creato da Mario Furlan, fondatore e Presidente dei City Angels di Milano oltre che rinomato lifecoach, formatore e autore di libri sulla motivazione, che ha svelato una natura assetata di cultura e arte negli italiani. Il test è parte integrante dell’attività Define your lifestyle, claim delle strutture Ragosta Hotels Collection, e punta a “svelare” le attitudini dei vacanzieri da assecondare con itinerari creati ad hoc dalle strutture stesse.

E’ così per addirittura il 50% dei partecipanti al sondaggio. Durante il tempo libero, quando lo spirito richiede di essere ritemprato con ciò che più ci fa piacere, gli italiani cercano arte. “Nella mia attività di life coach e motivatore – commenta Mario Furlan,  – mi succede spesso di suggerire ai miei clienti di andare a visitare mostre, ascoltare concerti o andare a teatro: l’arte, la visita a monumenti, accendono in noi qualcosa di profondo. Ci motivano a conoscere di più, ad approfondire, e quindi anche a crescere interiormente. C’è chi predilige una forma d’arte piuttosto che un’altra, ma la sua fruizione  fa bene a tutti.”

 

Un’analisi più sociologica mostra in effetti un mutamento nello stile di viaggio durante la crisi economica e l’iperconnettività alla rete. La relazione tra turismo e cultura è cambiata: il turista globale è sempre più informato, curioso di alimentare e soddisfare la sua fame di stimoli ma, soprattutto, ha bisogno di nuove storie da raccontare (per narrare sé stesso, attraverso i social network). Il ruolo della cultura, diventa quello di narratore della personalità del turista, di strumento che permette la messa in scena di sé stessi.[1]

Come prova di questa nuova tendenza, i dati di Unioncamere: dei circa 75,8 miliardi di euro complessivamente stimati di spesa turistica per il 2014, la componente attivata dalle industrie culturali è quantificabile in 28,3 miliardi di euro, pari al 37,3% del totale della spesa turistica del Paese, valore superiore al 36,5% del 2013.[2]

Il test è stato svolto durante i due mesi estivi, in cui è stato chiesto agli ospiti de La Plage Resort di Taormina, Hotel Raito in Costiera Amalfitana e Palazzo Montemartini a Roma di rispondere a delle domande sulle pagine Facebook delle tre strutture, che svelasse loro quale fosse la loro vera indole, se più incline all’arte, al buon cibo, allo shopping o allo sport, individuando quindi gli spiriti intellettuali, golosi, i più esteti, e quelli rigorosi. Il profilo attitudinale che ne consegue, sempre scritto da Furlan, descrive nel dettaglio la propria natura, indicando quale sia la propria migliore modalità di viaggiare.

E’ interessante notare che dal test gli amanti del cibo e gli appassionati di shopping si equivalgono, attestandosi a un 20% dei risultati ciascuno, mentre in controtendenza rispetto a quanto dichiarato da tutti, gli appassionati di sport e benessere, che si attestano a solo il 10% dei risultati: segno che l’attività fisica viene vista più come un esercizio quotidiano da dover rispettare piuttosto che una forma di svago che aiuta a ricaricarsi in tranquillità.

Ma l’attività non si è limitata alle sole domande: a seconda del profilo svelato, ogni hotel ha fornito gli ospiti un itinerario dedicato al profilo attitudinale corrispondente, in grado di stimolarli proponendo attività alla scoperta di negozi, luoghi, musei, ristoranti o spa della zona, comprensiva di offerte e sconti dedicato, in perfetto stile Ragosta Hotels Collection: un servizio tagliato su misura per rispondere ai diversi lifestyle degli ospiti. Questo è il percorso naturale che ha portato alla collaborazione con Mario Furlan, in un momento in cui la consulenza di un lifecoach diventa sempre più indispensabile, poiché presi dalla frenesia della vita quotidiana e dalla velocità di internet, diventa contraddittoriamente difficile rimanere connessi con se stessi.

“Il tempo è l’unico bene che è impossibile recuperare”, commenta ancora Mario Furlan. “Il segreto della soddisfazione non è fare tante cose in una giornata: si rischierebbe di arrivare alla sera esausti e senza sentirsi appagati. E’ meglio, invece, scegliere le attività che ci appassionano e coinvolgono di più, e dedicare loro il giusto spazio. Lo stesso discorso vale per il tempo libero: non è necessario stordirsi di attività, in una gara implicita con gli altri per far vedere che si sono fatte tante cose speciali. Meglio capire cosa si vuole davvero e farlo con tranquillità e gusto, godendoselo a pieno in ogni sua forma”.

Giuseppe Marchese, General Manager Ragosta Hotels Collection, ha aggiunto: “La filosofia Define Your Lifestyle di Ragosta Hotels Collection ci porta a realizzare un servizio totalmente cliente-centrico: attento a soddisfare ogni sua richiesta. Soprattutto oggi che in un modo dalle tante opportunità ci sentiamo quasi in dovere di fare ciò che fanno gli altri, ma le opzioni sono molteplici, e vi assicuriamo che si possono vivere tutte in qualsiasi della strutture Ragosta Hotels Collection.”

[1] Fonte: “Io sono cultura – l’Italia della qualità e della bellezza sfida la crisi”, rapporto Symbola e Unioncamere 2015
[2] Fonte: “Io sono cultura – l’Italia della qualità e della bellezza sfida la crisi”, rapporto Symbola e Unioncamere 2015