Il turismo outbound cresce del 6% nel 2018

29 Marzo 2019

Il turismo outbound globale prosegue il suo trend di crescita, facendo registrare nel 2018 un importante +6% sull’anno precedente. Ad affermarlo sono i dati IPK, presentati durante l’ITB di Berlino. Tutte le regioni hanno chiuso in positivo, ma i valori più significativi (+8%) sono stati quelli di Sud America e Asia. Soffermandosi sul dato europeo (+5%), si scopre che l’Italia appare tra i “best performer” insieme a Svezia, Russia, Germania e Austria: sono questi, infatti, i Paesi cresciuti di più nel breve periodo e destinati a migliorare ulteriormente nel prossimo futuro.

Un focus sul dato italiano, con dati relativi al 2018, lo dà una ricerca del Touring Club Italiano: i nostri connazionali preferiscono ancora restare in patria durante le vacanze (62%), dato comunque in contrazione, ma è in crescita la percentuale di chi punta mete estere (38%). Tra questi, nel 2018 il 13% ha scelto la Francia, mentre restano più indietro Grecia (11%), Spagna (8%) e Croazia (5%). Albania e Montenegro, due destinazioni emergenti, sono cresciute fino al 2%, raggiungendo i numeri del Canada, della Russia e dell’Islanda.

Per quanto riguarda le altre fette di mercato, vengono dati in forte crescita il numero di viaggiatore dei paesi del medio oriente (solo il 10% con finalità religiose) e quello dei millenial, che già nel 2017 aveva doppiato il dato globale crescendo addirittura del 15%. Oggi sono proprio i millenial i nuovi protagonisti del turismo outbound, poiché occupano saldamente il 40% del market share dei viaggi internazionali.